Rieccomi, questa volta vorrei fare 2 chiacchiere sulle selezioni musicali.
Da sempre esistono le serate dove il deejay ha lo scopo di far ballare la gente, per cui accontenta i loro gusti cercando di coinvolgere più persone possibile. Ma esistono serate dove il fine è un altro, a volte sono dj set durante l'aperitivo per esempio. In questi frangenti siamo noi che decidiamo una selezione senza farci influenzare più di tanto dalla gente...forse poco modestamente, ma proprio in questi casi mi sento quasi un professore che cerca di condividere la propria esperienza musicale. Negli anni 90 al DEE DEE'S DINNER (locale nel milanese dove lavorai una stagione) ebbi la fortuna di assistere ad un dj set di Alessio Bertallot, che propose un genere di musica allora per me sconosciuta... e meno male che ero già abituato ad aprire le orecchie infatti pensai subito "questo si che è un deejay che propone qualcosa".
Oggi trovo sempre più spesso la stessa proposta musicale, quella che piace alla gente, per andare sul sicuro...con purtroppo poca interazione da parte del dj che al massimo ci mette su qualche effetto con traktor.
Il mio post è per spronare noi dj a spaziare il più possibile (tra l'altro oggi con internet è davvero facile ascoltare di tutto) e cercare quando si può di dare una propria identità alla serata...non solo rendersi schiavo del gusto degli altri.
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